Agenti Immobiliari stanchi delle politiche commerciali dei portali immobiliari italiani hanno trovato la forza di reagire manifestando in modo concreto il loro dissenso verso tale atteggiamento miope: #spegnilportale è l’hashtag che gira fra gli addetti ai lavori per mettere in pratica la loro protesta in modo corretto, educato ma allo stesso tempo energico. Far comprendere che i portali esistono perché esistono gli agenti immobiliari e non il contrario.
“L’idea piu ricorrente è quella di dare disdetta in massa […] organizzare uno switch off di tutti gli annunci immobiliari nostri presenti su questi portali per un tempo di una settimana.Lasciando i suddetti portali, solo con gli annunci dei privati.” Disattivare la pubblicazione di annunci verso i portali e svuotarli di contenuti semplicemente usando il gestionale immobiliare. Dimostrare che il portale è si uno strumento utile, ma “non deve essere lo strumento”. Se ne può fare a meno, almeno a certi costi si possono valutare strategie alternative.
Sono anni che l’agente immobiliare cova e matura questo sentiment negativo.
Ma fino ad ora la forte polverizzazione, l’assenza di una presa di posizione forte delle associazioni di categoria non ha fatto altro concorrere ad accumulare bile che ora sembra pronta a riversarsi con estrema potenza armandosi di “rete”, ossia lo strumento con il quale i portali leader hanno inizialmente “conquistato” il mercato.
Ovviamente si spera di no e che prevalga il buon senso. Del resto i punti su cui si discute e di cui si dovrebbe farne tesoro sono di facile soluzione:
I nodi vengono al pettine, ed in tempi di vacche magre si contano anche i centesimi e si tagliano i rami secchi.
Quindi si pone maggiore attenzione ai risultati ed il bilancio nella stragrande maggioranza dei casi è negativo.
Se tutti si lamentano, vuol dire che forse i portali in questione non portano questo enorme vantaggio in termini di fatturato?
E’ la domanda che ogni agente immobiliare dovrebbe porsi, ed ora (meglio tardi che mai) se le sta ponendo.
La corda questa volta sembra essersi veramente spezzata, sembra raggiunto il punto di non ritorno.
Difficilmente ora si potrà tornare indietro, sarebbe l’ennesima manifestazione di debolezza della categoria nei confronti dei portali immobiliari!
La “rete” ed in particolare i social network sembra che siano riusciti a superare il limite fisiologico che ha bloccato queste iniziative: la capacità di coordinamento.
E così, da un gruppo su Facebook allegro e goliardico “Sei un agente immobiliare se…” nato come valvola di sfogo per gli agenti immobiliari dove si raccontavano e condividevano aneddoti è cominciato a diventare anche uno strumento di condivisione professionale. Si chiedono consigli, si scambiano esperienze, si gioca e si scherza, ma… non manca mai l’occasione di un’esternazione verso questo o quel portale di turno. Le “vittime” in generale sono state tutte: Immobiliare.it, Casa.it, Idealista.it e new entry che ha fatto traboccare il vaso Subito.it.
Alessando domanda: […] sono in scadenza con SUBITO.IT. Lo scorso anno, per 12 mesi, ho sostenuto un costo di € 426,00+IVA (annunci illimitati e balle varie). Ora mi propongono un rinnovo a € 540,00+IVA, quindi con un costo cresciuto di circa il 27%, a fronte di un pacchetto “PRO” (che prevede altri plus di dubbia utilità….) […]”
Da qui in avanti si scatena il popolo in rete degli agenti immobiliari: sono oltre 104 i commenti mentre scrivo questo articolo che hanno dato vita come conseguenza all’iniziativa #spegnilportale
E’ nato anche un gruppo specifico cha ha raccolto 107 membri in meno di 10 minuti!!!
Questa volta la minaccia è veramente credibile? Si legge:
“Ora vediamo se Noi colleghi tutti, nessuno escluso, siamo dei quaquaraqua o invece abbiamo un pò di dignitá.
Vediamo se abbiamo o meno un briciolo di spina dorsale od, al contrario, ci piace farci umiliare, ogni anno, da questi finti mostri.
Tiriamo fuori le palle, se ancora c’é rimasto qualcosa.”
La “protesta” di oscurare gli annunci è un segnale educato dettato dalle “colombe”. I “falchi” avrebbero optato per l’invio in massa delle disdette contrattuali.
Uno sciopero bianco 2.0!!!
Ma scusate “il portale fa il prezzo e poi ognuno è libero di aderire, dov’è il problema?”.
Della serie: domandare è lecito e rispondere è cortesia direbbe un vecchio adagio.
Vero, infatti è di questo che parla, far domandare ciò che viene valutato equo perché in una strategia di marketing mix il portale è un “di cui” importante ma NON DEVE CANNIBALIZZARE tutto. A queste condizioni esistono anche prodotti sostitutivi.
L’agente immobiliare ha capito che in realtà ciò che viene chiamato “posizionamento” altro non è che acquisto pubblicità. Senza liquidità per acquistare pubblicità, anche Immobiliare.it o Casa.it diventerebbe uno dei tanti. Magari ancora capaci di fare un milione di visite nei primi periodi, ma sicuramente non 5 milioni.
Ha capito che qualunque portale investendo soldi può raggiungere determinati risultati. Insomma, la volontà è quella di spezzare la “dipendenza” e tornare ad avere un “partner”.
Non si è stati in grado di cogliere i segnali deboli del mercato ed ora, per una “sciocchezza” chi ha fatto la storia in questo settore rischia di essere spazzato via dal mercato senza pietà. Perché ora gli agenti immobiliari sanno che puoi chiamarti casa.it e immobiliare.it ma senza loro, i loro annunci e il fatturato che portano sono il nulla dalla sera alla mattina. Sanno che non potranno mai sopravvivere con gli annunci dei privati. Sanno che non è vero che dopo non hanno alternative, basta investire su un altro/i portali e ritorneranno ad avere contatti.
L’agente immobiliare ora ha capito chi comanda. Vedremo se sarà in grado di caricare l’arma oppure sono solo colpi a salve!
Da esperti di “rete” e comunicazione, mi viene difficile pensare che questi messaggi non fossero stati già letti dai responsabili marketing dei portaloni big.
“Sniffado” la rete non manca giorno dove non si colga l’occasione per aprire una discussione contro-portale. Forse hanno creduto troppo nell’incapacità di coordinamento? Bhe, oggi qualcosa è cambiato…
Ho raccolto con copia e incolla da varie discussioni alcune pillole di miopia!
Sono solo alcuni di centinaia di “segnali deboli” che ho raccolto negli ultimi 2 mesi scritti da agenti immobiliari. Sono pubblici, visibili a tutti. Bastava volerli vedere:
Si potrebbe continuare ancora a lungo…
Se anche tu sei un agente immobiliare indignato, puoi iscriverti al gruppo e partecipare attivamente allo switch off day.
Per info e dettagli vai sul gruppo #spegnilportale
Autore: Gianluca Capone
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4 comments
Scusa Gianluca ma tu non sei il titolare del portale Livello casa? Non riesco a capire questa tua crociata contro i portali e nemmeno quella di alcuni agenti immobiliari. Non sono indispensabili? E allora non fateli! E’ inutile lamentarsi e poi come caproni fare tutti gli stessi portali generando un duopolio.
Se ci sono alternative che danno gli stessi riscontri a prezzi inferiori bene li valuteremo, io al momento pago immobiliare 160 euro e cambiocasa 50 euro al mese in più utilizzo il multinvio di getrix su altri 10/20 portali che però generano poco. Per quello che spendo sono soddisfatto e non ho nessuna intenzione di boicottare i portali anzi spero che quelli un pò piu piccoli diventino importanti così da creare più concorrenza e abbassare gli aumenti di costo
Ciao Michele, grazie per il tuo intervento.
Io sono un consulente strategico in ambito marketing. Ho una particolare attenzione verso il settore Real Estate ed ho anche un portale immobiliare ed una “discreta” esperienza.
Proprio per questo posso affermare che un portale immobiliare è utile, è necessario se vogliamo, ma non deve essere l’unica strategia e l’unico metodo di lavoro. Deve rientrare all’interno di un marketing mix.
“Ascoltando” i social, è evidente un sentiment molto negativo sui portali immobiliari. Lo leggi anche tu vero?
Non si fa nulla perchè non si sa cosa fare. Restando nell’ignoranza si perde la capacità negoziale e come automi si continua a pagare.
Se alla richiesta di un aumento dell’X% la reazione è quella che hanno il 90% dei tuoi colleghi forse questo reale vantaggio in termini di fatturato non lo garantiscono. Allora? Che si fa? Si paga, perchè non si sa cosa fare.
Sai cosa ho consigliato ad un mio cliente? Alla richiesta di 8.400 € come proposta di rinnovo, gli ho consigliatio di verificare i dati di vendita e contattarli per proporre 10.000€ cifra tonda.
Ma deve esserci un reale valore.
Oggi grazie alla maggiore attenzione ai costi, si è presa coscienza anche sulla qualità delle richieste che arrivano dai portali. Si prende coscienza che un contatto fasullo è un ulteriore costo. Quindi concordo con te “E’ inutile lamentarsi e poi come caproni fare tutti gli stessi portali generando un duopolio”. Spezzare questa dipendenza, anche economica, significa continuare ad utilizzare uno strumento utile, ma non unico. Significa avere anche maggiore budget per voi stessi, per il vostro sito, per un vostro blog, per una vostra storia all’interno del web e tanto altro.
Sposo questa causa perchè la vivo come una prima reale presa di coscienza della categoria.
Avere un portale mio significa anche sapere BENE dall’interno cosa significa un portale immobiliare. E posso raccontarne diverse…
Se non condividi e sei felice di quello che ottieni, sono contento per te. Ma se leggo da consulente e fossi un mio cliente direi “multiposting, getrix, immobiliare.it, cambiocasa, 20 portali gratuiti….” e tu dove sei?
Ti rendi conto che non hai nominato il tuo sito? Dove sei tu, la tua storia, il tuo brand, la tua reputazione, le tue referenze (e non vendo siti!). Tu non esisti?
Il portale (a torto o ragione) rappresenta il 50% del tuo lavoro, l’altro 50% è l’acquisizione. Lo fai col portale?
I proprietari stanno diventandio scaltri (giustamente). Io non darei mai mandato a chi mi dice “e ma io pubblico su pincopallo.it …”
Premesso che gli agenti immobiliari hanno tutto il diritto di farsi sentire – visto che per anni sono stati i veri finanziatori dei portali – il punto secondo me è un altro.
Non sarà uno sconto sui portali a risolvere il problema del crollo delle compravendite.
Oggi, chi vuole restare in vita – c’è addirittura chi, nonostante tutto, riesce ad aumentare i suoi fatturati – deve conquistare una percentuale di mercato (su una fetta più piccola, si intende) superiore.
Per la teoria del “mezzo pollo” (vedi ISTAT), se oggi si vendono la metà delle case, ogni agenzia vende mediamente il 50% in meno rispetto al 2006 (momento glorioso del mercato immobiliare).
E’ chiaro che, se vuoi mantenere un livello di vendite pari ai tempi d’oro, dovrai togliere queste vendite a qualcun altro, vendendo di più dei tuoi concorrenti.
Come?
Iniziando ad esempio da questi 4 punti:
1) acquisisci immobili competitivi (che il mercato vuole)
2) ottieni un numero maggiore di potenziali clienti
(fai web marketing in modo serio – visto che è online che si gioca la partita, nel 2014)
3) migliora le tue capacità di venditore
4) Investi il tuo tempo solo con clienti finanziabili e venditori motivati
Perché le agenzie oggi si trovano in questa situazione?
A mio avviso per questo motivo:
– In un momento di vacche grasse – bello che andato – si faceva meno fatica a vendere quindi, si è sempre preferito fare la cosa più facile (i portali immobiliari).
E’ molto più facile aggiornare un gestionale che in automatico spara gli annunci su tutti i portali, che mettere in piedi una strategia di web marketing immobiliare completa.
Ma, quando hai una strategia di web marketing efficace che genera costantemente clienti, non hai più il problema dell’abbonamento del portale che rincara.
Se lo mantieni è perché ti genera un ritorno sull’investimento, diversamente lo disdici a favore di altri canali che generano un ROI migliore.
Per avere visibilità su internet non è necessario innondarlo di copie dello stesso annuncio immobiliare. I portali immobiliari danno ampia visibilità al singolo annuncio grazie alla totalità degli annunci. A volte spendendo la stessa cifra dei canoni dei portali immobiliari è possibile dare visibilità ai propri annunci utilizzando strumenti web marketing attraverso motori di ricerca o social network.
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