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Banche nell’immobiliare: ANATEMAAAA!!!!

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Le banche nell’immobiliare? Vade retro Satana!!!

Esposti FIMAA, espsosti FIAIP, Antitrust, auguri di morte, senso di impotenza, paura…

  • “questi hanno i soldi”
  • “ questi fanno ciò che vogliono”
  • “concorrenza sleale”
  • “loro hanno la forza del mutuo, noi non possiamo neanche nominarlo”
  • “devono vendere le loro sofferenze e piloteranno i prezzi delle case”
  • …bla bla bla…

L’agente immobiliare italiano si sente chiuso in un angolo, subisce questa situazione sperando che si reagisca “a livello alto” a colpi di carte bollate.

Basta cercare su Google “banche nell’immobiliare” e ci ritroviamo questa sfilza di risultati tutti inneggianti alla “guerra contro”:banche nell'immobiliare

Ma c’è veramente da aver paura delle banche che entrano con “tale prepotenza” (a detta di molti) nel mercato delle transazioni immobiliari?

Io penso proprio di no, se sussistono alcune condizioni sono una grande opportunità.
Ma prima di addentrarmi nell’argomentazione delle mie analisi facciamo una doverosa premessa.

 

Facite ammuina!!!

Per chi non è bilingue come me (foggiano/italiano) significa “fate confusione”.

Il mio mitico professore di Organizzazione Aziendale (Prof. Rosa per chi ha studiato a Bologna) era appassionato di antiquariato e faceva mercatini come espositore. Aveva un suo bancone.
Ci diceva sempre, che quando c’era fiacca, i vari espositori si muovevano fra i vari banchi. Questo attirava gente dall’esterno.
Unicredit potrebbe “fare ammuina” e trainare l’intero settore.

Questo già mi basta per vedere positivamente il loro ingresso. Stanno facendo casino!

Siate pronti! Potreste avere un effetto leva inaspettato!

Non createvi alibi, pregiudizi, processi alle intenzioni per essere preparati solo nel dare la colpa a Unicredit, al sistema, alle banche ecc…
Ognuno è artefice del proprio destino! Niente caccia alle streghe.

Con la loro azione di comunicazione, stanno attirando l’attenzione di potenziali acquirenti di case. Poi non è detto che comprino al loro bancone, ma “i loro soldi” stanno permettendo di riattivare i neuroni che altri non hanno saputo/voluto/potuto attivare nelle teste di chi vuol comprare casa e può permettersi di farlo.

Lo sfatiamo il falso mito che le banche entrano nell’immobiliare per “liberarsi delle sofferenze”?
sofferenze immobiliari
Le NPL (Non Performing Loans) probabilmente rientreranno nelle normali attività come lo sono già oggi per le agenzie immobiliari già esistenti nel territorio italiano, ma la verità è che entrano nell’immobiliare per fare business in particolare nel mercato residenziale!

 

Sfatiamo anche il falso mito del nesso di causalità casa/mutuo!

L’accesso al credito ormai richiede rigide procedure (Basilea 2 dice qualcosa a qualcuno?) e non basta più la parola dell’amico dell’amico che tramite il cugino conosce lo zio di un altro amico che fa il direttore in una filiale che conosce il direttore dell’altra filiale… per avere un mutuo serve essere semplicemente bancabile!

Allora ho una buona notizia ed una cattiva. Cominciamo dalla cattiva:

  1. Le banche entrano nell’immobiliare perché hanno individuato opportunità di business a causa del basso livello di professionalità offerto dalla categoria. Da analisi di mercato, i clienti delle agenzie immobiliari si aspettano a fronte della provvigione pagata un livello di servizio più elevato. (Concetto esposto in modo molto chiaro dalla D.ssa Anna CarbonelliDir. Gen. Intesa San Paolo Casa – su RealtorTV.it)
  2. L’immobiliare in Italia è ancora considerato un business e l’interesse per la casa da parte degli italiani è considerato ancora un sogno da realizzare.

Morale: le banche entrano nell’immobiliare perché la categoria degli agenti immobiliari per anni è stata arroccata sulle proprie posizioni e non ha innescato un processo evolutivo importante come avvenuto in tutti gli altri settori.

In America le banche hanno provato ad entrare nel real estate ma hanno trovato una categoria altamente competente ed unita che ha rappresentato una forte barriera all’ingresso. Su questo aspetto forse va fatto un mea culpa da parte di tutti coloro che oggi perdono tempo ad inveire mentre per anni non hanno mai avviato un processo di cambiamento ed oggi sperano nelle carte bollate.
E mentre stanno seduti ad aspettare le sentenze… ci si ritrova fuori dal mercato!

 

Perché le banche nell’immobiliare sono un vantaggio? (secondo me)

Ora che abbiamo capito perché entrano, proviamo a capire se un agente immobiliare può trarne vantaggio?
Si! Lo abbiamo detto prima. Innanzitutto “fanno ammuina”, no? L’effetto leva! Ricordi?

vendere e comprare casa con le bancheIl loro slancio nel “pubblicizzare il bene casa” può tornare utile anche a tutti i professionisti del settore.
Quando un settore va bene, non è solo un player che ne beneficia, ma quasi tutto l’indotto.
Poi ovvio ci sono percentuali diverse di “godimento” e rimane fuori chi non ha gli attributi giusti per essere nel mercato.

Se è vero che le banche hanno tanti soldi (sarà vero? Meglio parlare di budget da destinare a progetti), la differenza è nel “come vengono investiti”.

Osservo che l’unico progetto attivo e funzionante al momento è nato già vecchio!

A parte la pubblicità in TV del “cane da vendita” (bha…) di Unicredit, sento un silenzio assordante che proviene dal web. Di Unicredit Subito Casa ne sento parlare solo dagli agenti immobiliari.

Allora ho provato a navigare un po’ in rete… e posso affermare che ahimè ad oggi “non esistono”.
Esattamente come tantissimi agenti immobiliari sul mercato da anni, sono invisibili alla rete.

 

Unicredit Subito Casa, fa così paura?

Googolando un pò si scopre subito che esiste già un sito internet, o meglio “portale immobiliare”. Da ciò che leggo in giro ha oltre 10 mila annunci pubblicati.

Cosa noto subito? Totale assenza dell’utilizzo dei Social Network.

Che sia Facebook, Twitter, Google Plus o altro al momento è tutto completamente inesistente.

Probabilmente perché siamo al tempo 0 di un progetto? Oggi sta di fatto che non è pensabile aver paura di un servizio come Unicredit se la strategia è:

  • Pubblicità sui portali immobiliari
  • Invio di newsletter tramite portali immobiliari (da quanto leggo nei gruppi di agenti immobiliari)
  • Pubblicità in TV dove paradossalmente l’unica cassa di risonanza a questo messaggio è fatto dagli stessi agenti immobiliari che hanno il dente avvelenato.
    Viralità zero, ma sinceramente anche il contenuto del messaggio non lo trovo particolarmente innovativo.
    Ok, c’è un “nuovo franchising immobiliare?” mi verrebbe da pensare…
  • post facebook subito casa unicreditTotale assenza dai canali Social. Ho cercato eventuali pagine su Facebook e Twitter senza successo.
    Ho trovato solo una pagina “Chiudiamo Unicredit Subito Casa” creata da un agente immobiliare incazzato 😯
    Se vado sulla pagina Facebook istituzionale di Unicredit vedo un solo post sull’argomento casa.
    Di fatto rilancia la pubblicità passata in TV e badate bene… (rullo di tamburi) ha ben…

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per una pagina che conta quasi 300.000 “mi piace”. Cecità totale!

La mia prima impressione è che questo progetto si porti dietro il peccato originale degli agenti immobiliari che devono ancora innescare un processo di cambiamento.

Un nuovo operatore nel mercato dovrebbe essere avvantaggiato, proprio perché partendo da zero non ha un processo di cambiamento da affrontare (spesso doloroso). Dovrebbe portare freschezza, entusiasmo e la speranza di poter proporre nuovi paradgmi. In questo caso si parte dal vecchio… ma molto vecchio! Un vero progetto web 1.0.
Mistero…

La scelta “anti-social” almeno fino ad oggi, mi rende difficile immaginare che possa fare breccia nelle persone tale iniziativa.
Non dimentichiamo che se agli agenti immobiliari sentire parlare di banche che fanno intermediazione (anche se tecnicamente non è assolutamente vero! E’ una forzatura sul tema) fa venire l’orticaria… alle persone comuni sentire parlare di banche provoca febbri emorragiche! Senza i social, come arrivano alla gente?

2 sono le attività degne di nota:

  1. Applicano strategie di remarketing su Facebook e Google. Uniche attività push che ho riscontrato, attraverso l’utilizzo del servizio Criteo.
    La logica è sempre quella di spingere un immobile per la vendita, ma nulla nella logica di far comprendere “come puoi risolvere i miei problemi?”.
    Il “Fascicolo Casa” ad esempio potrebbe essere un valido “oggetto”. Ma è lì, affogato in una delle pagine quasi inarrivabili del sito istituzionale.
  2. E’ sbandierato l’hashtag #tuttaunaltrastoria che fa presumere un utilizzo strategico e funzionale dell’hashtag e futuribile dei social.
    Però… ho provato a verificare su Twitter dove gli hashtag trovano il loro ambiente naturale, ma trovare qualcosa di attinente a Unicredit Subito Casa è stata una gran fatica.
    Ho trovato solo un tweet generico Unicredit, ma nulla ha a che fare con la casa:#tuttaunaltrastoria

#semprelastessastoria mi verrebbe da dire!

Ho fatto la stessa verifica su Facebook … fate anche voi la prova.
Io ho consumato lo scroll del mouse e non ho trovato nulla!

 

Intesa San Paolo Casa, l’altro turbatore di sonni…

E’ prematuro parlarne ora. Al momento non c’è nulla online se non dichiarazioni d’intenti fra comunicati stampa ed interviste TV. Notizie raccolte su gruppi Facebook e poco altro.
Consiglio a tutti di guardare la puntata presenziata dal Direttore Generale di Intesa San Paolo CasaD.ssa Anna Carbonelli su RealtorTV.it.
La D.ssa Carbonelli è stata di una schiettezza e trasparenza come non siamo abituati a vedere. Le batto virtualmente le mani. Sarebbe dovere di ogni agente immobiliare ascoltarla così domani non potrà dire “non sapevo”.

Real Estate per il residenziale in quanto si intravedono opportunità di business a fronte del basso livello percepito della categoria da parte di chi utilizza tali servizi.

Si vuol colmare semplicemente la domanda del mercato di organizzazione, metodo ed alta professionalità.
Senza grandi impennate d’orgoglio da parte dell’agente immobiliare che mi legge, se Intesa San Paolo decide di entrare in una competizione agguerrita e in mercato saturo investendo qualche soldino per un progetto ambizioso, forse delle basi di verità sulle analisi che hanno convinto ad investire ci saranno. Voi che dite?

 

Le mie conclusioni?

Ben vengano le banche se possono essere da stimolo al mercato ed al processo di cambiamento che comunque gli attuali professionisti sono obbligati ad attuare a prescindere!
Sappiamo perché entrano nel mercato immobiliare le banche?
Bene, allora ora siamo consapevoli dei nostri punti deboli e sappiamo dove lavorare.
Esiste ancora un ampio vantaggio in termini temporali per diminuire il gap che il mercato là fuori si aspetta dalla categoria. Le grandi organizzazioni non sono famose per essere rapide nel prendere decisioni.

Il tempo è un fattore chiave che gioca a favore dell’agente immobiliare di oggi che vuol mettersi in gioco. Flessibilità e rapidità di esecuzione sono il plus!

Le agenzie immobiliari che oggi hanno già innescato un circolo virtuoso, domani potranno addirittura migliorare la propria reputazione perché apparire diversi rispetto ai piccoli è semplice. Ma essere in grado di dimostrare di poter offrire un livello di servizio che i “grandi” non potranno mai eguagliare attirerà clientela sempre più qualificata.

Accettare la sfida delle banche:

  • Significa avere nuovi stimoli.
  • Significa sfruttare il loro “peso” contro la cultura del fai da te.
  • Significa avere un validissimo alleato contro l’abusivismo.
  • Significa crescere!

W le Banche nel Real Estate! W gli Agenti Immobiliari

… i primi, avranno sempre bisogno dei secondi… per i secondi, i primi sono un’opportunità…

Piccola nota personale di chiusura: abbiamo sempre usato i termini “banche nell’immobiliare” per gergo comune. Ma è doveroso sottolineare che si tratta di reti completamente separate sia dal punto di vista giuridico che tecnico (ad esempio i sistemi informativi). Possono creare sinergie commerciali sicuramente, aiutare la diffusione dei messaggi certamente, ma non possono violare le disposizioni di legge in termini di privacy. Sicuramente sarà così. Consiglio di non fare processi che oggi non hanno senso di esistere senza alcuna prova.


Fonti

  • In cosa consiste Basilea 2?
  • Si rafforza il ruolo delle banche sul mercato: 10mila immobili in portafoglio per UniCredit Subito Casa
  • Intesa Sanpaolo entra nel mercato delle compravendite immobiliari con 12 agenzia
  • Banche e Immobiliare, una nuova sfida per gli operatori?
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