Articolo pubblicato il 4 gennaio 2018 e aggiornato il 25 aprile 2020 Può un agente immobiliare rinunciare ad un portale immobiliare nel proprio marketing mix? L’agente immobiliare spesso si sente “vittima” e subisce uno strumento che dovrebbe essere fonte di valore. Consigli? Uno molto semplice: Usa il sistema e non farti usare dal sistema
Ho conosciuto Pietro Pellizzari al Real Estate Awards qualche mese fa, dove ricevette il premio come “Miglior Progetto Innovativo Start Up” per WikiCasa e WikiRE. L’obiettivo è colmare la domanda spinta degli operatori di settore di creare il “Portale Immobiliare degli Agenti Immobiliari”. A distanza di quasi un anno da quel premio, ho voluto chiedere
“Facciamoci il nostro portale immobiliare” gridano gli agenti immobiliari Cosa ne penso? “Penso che sia utopia dettata solo da motivazioni umorali” (*vedi anche il contributo video a fondo pagina)
AntiPortale??? Facebook e Google possono essere gli “antiportale” al servizio degli agenti immobiliari? Me lo chiede Massimo Ciocca, un consulente immobiliare che opera nella provincia di Bergamo. “Antiportale” termine veramente brutto e cacofonico! Purtroppo lo sento dire spesso. Più che altro è il sintomo di un malessere della categoria contro i portali immobiliari (almeno
Sono anni che si dispensano argomenti “contro” i portali immobiliari: costante aumento dei canoni; accesso ai privati fai da te; disintermediazione; #apriporta; reale efficacia… bla bla bla… Un coro quasi univoco “contro”, risorsa imprescindibile ma che “vogliono rubarsi i nostri soldi” 🙂 Nella mia esperienza di consulente aziendale ho riscontrato anche un altro grande limite,