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Nulla sarà più come prima. Tu sei pronto?

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portali immobiliari - riflessioni di fine anno

Fine anno è tempi di bilanci e nuovi propositi. Ecco alcune riflessioni sul real estate italiano:

Nel 2007 Murdoch – il proprietario di Sky – comprò per circa 10 milioni di euro il 90% di Casa.it dal suo ideatore trevigiano Antonio Fregnan.

  • 3.000 agenzie immobiliari associate
  • 130.000 annunci pubblicati tra vendite e affitti
  • 1,5 milioni di visite mensili (Dati Nielsen)

Erano i macro-dati che ne determinarono il valore.

Oggi, a meno di 10 anni di distanza, Casa.it ha un nuovo proprietario per la modica cifra di 130 milioni di euro.

CENTOTRENTAMILIONIDIEURO!!!

Cifra che comprende anche il portale immobiliare AtHome di nazionalità lussemburghese.

“La pubblicità sui social network sta superando in termini di investimento quella tradizionaleZenit Optmedia – Nel prossimo triennio è prevista una crescita del 72%.
La spesa in inserzioni pubblicitarie sui social network passerà dai 29 miliardi di dollari nel 2016 a 50 miliardi di dollari, tra il 2016 e il 2019.
I social network hanno beneficiato del boom degli smartphone. Per molti utenti, il social media è il punto focale della loro vita sociale, così come la loro principale fonte di notizie. Le pubblicità sui social si fondono perfettamente con il news feed, e sono molto più efficaci rispetto ai formati classici tipo i banner, soprattutto sui dispositivi mobili.”

Riflessione:

come si conciliano questi dati nell’attuale realtà di un agente immobiliare?
Quanto un agente immobiliare OGGI è digitalmente pronto?

Se provo a farmi un’idea leggendo i gruppi nei social network sul connubio digitale/real estate le massime espressioni sono:

  • “Basta investire su un sito ben indicizzato”
  • “Facciamoci il portale immobiliare degli agenti immobiliari. Siamo 30.000 mettiamo 100 euro a testa”
  • “Su Facebook si va per cazzeggiare mica per vendere case”

Dubito siano risposte sufficienti.
Qualcuno si è accorto che stiamo vivendo una rivoluzione?

Ricordate la rivoluzione industriale letta sui libri di scuola?
OGGI noi stiamo scrivendo i libri di storia dei nostri figli; dei nostri nipoti e delle generazioni a seguire…
Libri che non verranno letti su carta!
Libri che non verranno scritti con le penne!

NULLA sarà più come prima.

Perché da piccoli studiavamo quei paginoni di storia mentre brontolavamo?
Quante volte ci siamo fatti questa domanda?

Uno dei motivi fondamentali per cui si studia la storia e per provare a non commettere gli stessi errori del passato…

Felice Natale, Felice 2017…
ed un invito a ripassare un libro di storia per evitare errori che potrebbero costare molto cari e rendere felici gli anni a seguire.

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