Abbiamo iniziato un viaggio interessante che partendo dal significato di indicizzazione ci vuol portare a raggiungere il posizionamento sui motori di ricerca attraverso l’arma più potente a disposizione che abbiamo:
contenuti unici e di qualità per aumentare il naturale posizionamento sui motori di ricerca dell’agenzia immobiliare per battere la concorrenza.
Ma ora dobbiamo fare i conti con la trappola più pericolosa per i tuoi contenuti: i portali immobiliari.
Non perché questi siano brutti e cattivi, ma perché anche grazie alla disinformazione questi sono sempre avanti a te nella visibilità.
Non è colpa loro, loro hanno lavorato bene, anzi benissimo.
Infatti si sono guadagnati un’ottima reputazione agli occhi di Google, anche per offrirti un servizio eccellente.
Però, tu hai perso inconsapevolmente la “proprietà del tuo dei tuoi contenuti”. Concetto che spero di chiarirti tra un attimo. Nessuno ti ha rubato nulla! 🙂
Eccoti allora una strategia che può premiarti. Ricorda che ci vuole metodo e costanza. Non credere alle favole “primi sui motori di ricerca”.
Un breve preambolo è necessario: un consulente SEO (Search Engine Optimization) può aiutarti a raggiungere risultati importanti perché (come starai leggendo in queste pagine) sono tante e diverse le attività che puoi fare per migliorare e partire con il piede giusto. Ma non credere alle formule magiche. Ci sono “trucchi” che si possono attuare, che realmente nel breve periodo possono funzionare ma che appena Google se ne accorge (e se ne accorge, fidati) sei spacciato per il resto della tua esistenza!
Ti banna, ti penalizza! Insomma, se sei un baro non c’è spazio per te. Giustamente!
Il SEO “alchimista” per me vale come un venditore di numeri al lotto.
Se hai i numeri vincenti perché non te li giochi? Se io avessi tali capacità, comprerei un dominio, lo porterei “in alto” e lo venderei profumatamente. Ma è più facile abbindolare i polli!
Vanna Marchi insegna! D’accccordoooo! ORA LO SAI!
Tutto chiaro?
Forse non lo sai, ma con questo consiglio forse ti ho appena fatto risparmiare minimo 2000 €! Più i danni che ne avresti ricevuto!
Torniamo a noi e al muro anti-unicità del tuo contenuto di qualità.
Il contenuto “classico” per te è la scheda di un annuncio immobiliare. C’è chi ne ha 10, chi 20 chi anche 5000 e più. Nella maggior parte dei casi i modelli delle agenzie immobiliari seguono 2 schemi principali:
Una piccola variante a questo modello è rappresentata dal mancato utilizzo di un gestionale immobiliare, ma pubblicazione diretta su uno o più portali immobiliari.
Morale: il mio contenuto di qualità (l’annuncio immobiliare) non è più unico. Ha perso una delle caratteristiche fondamentali per aiutarmi nel processo di posizionamento (NON di indicizzazione).
Ora ci addentriamo in un sentiero fatto di studi empirici che non hanno alcun riscontro oggettivo da parte di Google.
NESSUNO sa come funzioni l’algoritmo di Google, ma la somma delle esperienze dei vari professionisti, la condivisione di tali informazioni su Forum, Gruppi, Social Network ha aiutato a trarre almeno dei principi generali ed in qualche caso confermati anche da Big G.
Una regola potrebbe essere più o meno questa (io personalmente adotto questi principi): a parità di contenuto vince il contenuto presente sulla fonte più autorevole.
Se lo stesso contenuto (la mia scheda immobile) la pubblico sul mio sito e la medesima scheda è pubblicata su Casa.it o Immobiliare.it per Google la paternità del contenuto non è tua ma di Casa.it o Immobiliare.it perché sono più autorevoli di te.
Pensa che bello: tu ti sbatti per scrivere, essere geniale, creativo e poi vieni “penalizzato”.
Pensa al modello che abbiamo appena descritto sopra, tu fai questo per centinaia di portali che a loro volta lo fanno per altre centinaia di portali. Capito?
Ti starai chiedendo: sono spacciato?
No, anzi!
Ora hai un’informazione importante che puoi sfruttare a tuo vantaggio.
Devi cambiare metodo e approccio di lavoro. Non è solo una questione tecnica e di metodo ma di mentalità.
Tu sei al centro, i portali immobiliari sono uno strumento al tuo servizio (uno dei tanti strumenti che il web può metterti a disposizione). I portali possono essere una potente arma anche per aumentare il rank del tuo sito, ma questi aspetti li tratteremo in un altro momento.
Tu devi essere il proprietario dell’informazione.
Il modello è molto semplice e banale: il tuo sito deve essere sganciato dai 2 modelli esposti sopra.
Ciò che pubblichi sul tuo sito deve essere diverso da ciò che pubblichi sui portali immobiliari e portali aggregatori che poi finiranno nel database di Google. Significa doppio inserimento? Doppia gestione? Doppio lavoro?
Si!
E’ un prezzo da pagare. Ma non credo sia un problema insormontabile. Il grosso del lavoro al massimo è la prima volta, poi è solo manutenzione e purtroppo le case non si vendono come le caramelle.
Arrivare fin qui qui, credimi è tantissimo. Ma il mio consiglio è di guardare oltre.
Un annuncio immobiliare unico, con belle componento di foto, filmati, testi sono sicuramente di qualità. Ma è una qualità relativa. Una scheda immobile è sempre una scheda immobile: numero bagni, numero vani, piano, ascensore, bla bla bla …
Pensa invece alla potenza di poter diffondere notizie utili, interessanti e veramente ad alto valore aggiunto al tuo potenziale target di clientela.
(Se sei arrivato fin qui a leggere è perchè sono ho attirato la tua attenzione con argomenti di tuo interesse, giusto? Ha capito cosa intendo?).
Quindi, un qualcosa che ti consiglio caldamente è la gestione di un blog all’interno del tuo sito dove pubblicare notizie che siano di utilità al tuo potenziale cliente (il così detto “target”).
Comunicare è un’ottima strategia che ti permette di raggiungere un duplice effetto:
avrai contenuti unici e veramente si qualità. Perché a differenza di una scheda immobile, un articolo di un’esperienza di un vostro conoscente che ha comprato casa “fai da te” senza avvalersi di una professionalità adeguata a supporto non solo è unico e di qualità per Google, ma fornisce informazioni utili sui rischi dell’acquisto di una casa senza il giusto supporto. E’ un contenuto che sicuramente hai solo tu!
Un articolo del genere può avere un effetto “virale” fra gli interessati all’argomento che lo condivideranno sui social network e tu ti crei una bella reputazione.
Ricordi cosa scrivevo all’inizio di questo articolo?
“…riuscirai a capire come far parlare di te in maniera naturale”
Questo è l’aspetto più bello di tutto il sistema: quando qualcuno ha bisogno della tua professionalità, verrà in mente il tuo nome perchè avrai dato prova della tua professionalità.
Un blog attiva dei processi, ad esempio commenti al tuo articolo per avere maggiori chiarimenti e delucidazioni. Avrai attivato una relazione “umana” nel mezzo del gelo della rete. Il passo successivo, un caffè conoscitivo assieme è molto semplice perchè hai abbattuto il muro della diffidenza. Tu sei diverso dalle altre agenzie immobiliari. Tu hai fatto capire perchè è meglio rivolgersi ad un professionista, hai aggredito una nicchia di mercato. Oppure tu hai “tolto dalle mani” un mandato da altre agenzie tue concorrenti perchè sei riuscito a convincere grazie alla tua reputazione che è meglio darti l’esclusiva.
Ed ora hai molti più strumenti per districarti in questa giungla immobiliare e cominciare ad acquisire un vantaggio competitivo.
Ora è il momento giusto per iniziare a lavorare diversamente. Ogni giorno che perdi, perdi una possibilità di acquisire un vantaggio competitivo.
Leggi cosa ha dichiarato Matt Cutts*:
“Matt Cutts ha annunciato che Google vuole rendere i risultati della prima pagina del motore di ricerca più vari, cercando di ridurre al minimo la presenza di risultati provenienti da un singolo dominio. La situazione dovrebbe invece rimanere invariata cliccando sulla seconda pagina.”
[Fonte: SocialWare Italy http://www.thesocialware.com/10-novita-seo-e-web-marketing/]
*Matt Cutts lavora per il gruppo “Search Quality” di Google. Indica le linee guida di Google consigliando agli utenti come ottenere visibilità in modo corretto e traparente evitando lo SPAM e le conseguenti penalizzazioni.
«La difficoltà non sta nel credere alle nuove idee,
ma nel fuggire dalle vecchie»
– J.M. Keynes –
Autore: Gianluca Capone
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9 comments
Gianluca,
Illuminante!
Io ho nelle note tutto quello che dici.
Vorrei fare tutto quello che dici, ma non ho le tue competenze; lavoro di immobili, vendo e faccio comprare faccio comprare case. Devo dare professionalità immobiliare.
Non riesco a fare anche anche attività di RE web strategist. Ma ne comprendo l’eccezionale potenzialità.
Come posso risolvere questo problema?
Puoi risolvermelo tu fornendomi i tuoi servizi?
Ma non basterebbe. Non posso smanetare e essere in giro perla città a spendere le mie competenze immobiliari!
Ha senso dotarsi di un nativo digitale che faccia solo attività web?
Ciao Fabio,
a mio parere che piaccia o no questi sono tutti “strumenti” che chi fa il tuo lavoro deve padroneggiare… o meglio… deve cominciare a padroneggiare come fanno da anni in altri settori!
Una volta bastava saper usare il telefono ed i free press e una buona spruzzata di pubbliche relazioni. Ora le regole sono diverse, vale tutto ciò che valeva prima ma va ampliato il raggio d’azione. Il canale per delle buone PR è il web.
Il mio consiglio è innanzitutto formarsi: “sapere” significa saper gestire i rapporti con le webagency; con gli eventuali consulenti a supporto; con i collaboratori. Aver maggiore forza contrattuale con i fornitori di servizi digitali; sarai tu a dire cosa valgono e non loro a farti un prezzo di listino!
Se hai le conoscenza allora puoi anche delegare, se deleghi al buio ti fregano. Matematico!
Poi ti racconterò le favole dei SEO…
Da tempo sostengo che l’organizzazione ed i fattori umani all’interno dell’agenzia (che per me oggi è un’azienda a tutti gli effetti) devono cambiare.
Chi fa lavori di “segreteria” a mio avviso deve avere tali competenze. E comunque, credimi, quando faccio i miei corsi il problema “tempo” è quello che mi viene presentato più volte. “io devo andare in giro a vendere, non ho tempo…!”
Ho capito invece che spesso è un alibi che ci si da per paura di un mondo ignoto. Quando lo conosci e cominci a gestirlo (a parte uno sforzo iniziale) ti assicuro che impegna pochissimo.
La potenza nel fare qualcosa che altri oggi non fanno è enorme.
Questo articolo è molto interessante e fa emergere il problema che gli operatori del settore hanno sul web marketing.
Per la maggior parte degli operatori web marketing vuol dire: portale immobiliare.
Il portale immobiliare è certamente uno dei canali da sfruttare per promuovere immobili ma, diventa un canale pericoloso e costoso se resta l’unico mezzo utilizzato per fare web marketing.
La Strategia di Web Marketing Immobiliare ideale dovrebbe includere:
1) Un sito Web Efficace: in grado di informare e trasformare le visite in contatti veri
2) Un blog: che veicoli contenuti di valore (Piano Editoriale)
3) Divulgazione contenuti di valore via social netkwork (Facebook,Twitter, Linkedin,Google+)
4) Email Marketing: il mezzo più potente del web marketing
5) List Building: costruire una lista di potenziali clienti da scaldare nel tempo e trasformare in clienti
6) Google AdWords: per intercettare chi cerca casa su Google e portarlo sul proprio sito
7) Landing Page: per ottenere più contatti a parità di visitatori (aumentare il tasso di conversione)
8) Facebook Ads: per promuovere immobili a livello locale mirando al proprio target (anche se non ti cerca su google)
9) Google Analytics: per misurare il rendimento del tuo sito e delle tue campagne online
Concludo con una Frase Celebre, che fa al caso:
“Il numero più pericoloso per qualunque azienda è uno. Una fonte di traffico, un medium pubblicitario, una pagina web, un prodotto, un venditore, un mezzo per comunicare con i clienti, un business partner importante, un conto in banca, un account commerciale. Quando avete una sola di queste cose, qualcuno potrebbe condannarvi a morte, perché non siete i proprietari del vostro business. LORO lo sono. Grande errore.”
Dan Kennedy
L’esperienza diretta mi dice che rivolgersi ad un consulente web di provata esperienza rappresenta un investimento. Ti apre gli occhi su molti aspetti del web a me ignoti.
Non credo sia giusto demonizzare oggi i portali immobiliari come anni fa facevamo per il cartaceo a favore dei portali.
Oggi i portali immobiliari vogliono per loro la fetta di budget che destinavamo alla carta, ma ho capito come misurarli e loro hanno capito che con un utente informato non hanno molto margine di trattativa se vogliono chiudere un contratto.
Mi è stato insegnato a misurare il valore e non valutare solo i costi
Questa è la chiave a mio modo di vedere.
Poter dimostrare che con 27 € al mese circa porto 500 clic e con numero di contatti (NON GENERICI)superiori a ciò che ricevo da loro fa cambiare atteggiamento a molti commerciali “aggressivi”.
Se solo lo vogliamo, il web ci offre molte alternative
P.S.
Bel blog! Bravi!
Veramente di ”contenuto” questa pagina che ho letto punto per punto, in quanto la necessità di essere visibili al nostro target con altri metodi che non immoboliare.it,casa.it etc. è per me di primario interesse. Loro è vero che stanno facendo un ottimo lavoro, però mi chiedo ma lo sforzo che noi facciamo a livello economico con rientri incerti e molto lenti quanto giustifica l’utilizzarsi. Per non parlare del fatto che i clienti hanno ormai preso l’abitudine di dare l’immobile a più agenzie e quindi ce li ritroviamo li uno sull’altro con i clienti che si chiedono ma chi chiamo ? e noi che dobbiamo difendere poi il dato di fatto che non siamo i soli referenti dell’immobile, per poi non parlare del cliente che inserisce anche lui l’immobile.. la nostra professionalità corre a questo punto dei forti rischi… detto questo non mi dilungo oltre grazie per il momento per queste informazioni ma come posso ricambiare ? ..
Grazie Silvana per apprezzare ciò di cui scrivo.
I tuoi dubbi sui portali sono la conferma di ciò che asserisco da tempo: ogni professionista moderno nell’immobiliare (ma in qualunque settore) non può prescindere da una corretta cultura del web.
Oggi ho avuto un appuntamento in un’agenzia di Bologna e mi ha chiesto lumi sulla sua idea per il 2014: fare l’abbonamento a casa.it, immobiliare.it, idealista.it e … attico.it in funzione delle vicissitudini legali.
Impegno mensile: 500€/circa
Non so se sia corretta o meno, ma gli ho chiesto se da qui a fine anno aveva 250 € di budget per testare altri canali e farsi un’idea delle alternative.
Inizieremo questo persorso assieme (già fatto per altre agenzie)
Le altre agenzie hanno mantenuto in essere uno solo dei 4 portali portali citati (a loro discrezione), qualche altro portale minore per brand e visibilità indiretta, con la metà del budget annuale stanziato per i portali portano avanti campagne chirurgiche Ora sanno con i fatti di avere alternative.
Grazie ancora per i complimenti, sono un ottimo stimolo a continuare nella produzione di informazioni 😉
Gianluca
Ciao Silvana, scusa ma non ti posso dar ragione. Non puo’ essere colpa dei portali immobiliari se le agenzie non riescono piu’ a farsi dare l’esclusiva per gli immobili. Certo che il cliente si troverà in dubbio su quale agenzia chiamare per lo stesso immobile, ma questa si chiama concorrenza. E come sempre il cliente ne è contento e l’operatore che perde l’esclusiva no. E’ un po’ come gli avvocati che ora si incazzano perchè devono (guarda che stano) fare anche i preventivi…E quindi uno magari cambia legale.
Tu puoi senz’altro togliere gli annunci da uno o piu’ portali immobiliari, ma poi tutti i visitatori di quel portale vedranno
tutti gli altri e non vedranno i tuoi. E’ come avere una cartoleria, e visto che quella penna si trova in tutte le cartolerie, allora tu non la vendi piu’. Ottimo: diventerai unica,
non terrai quella penna, ma il risultato sara’ unicamente che
tu guadagnerai meno perchè la penna la compreranno da un’altra parte!
Io invece ho fatto la scelta di mettere gli annunci su tutti, assolutamente tutti i portali immobiliari. Perchè la scelta e’ sempre quella: mi interessano o no quelle migliaia di visitatori
che ogni mese vedono quel portale o preferisco che ci siano solo
le altre agenzie concorrenti? E’ vero, non sarò unico e quindi non
sarò in vantaggio, ma se non lo faccio sarò in netto svantaggio!
Grazie per il tuo intervento Stefano.
Personalmente penso che sia una posizione più che legittima la tua, ma molto spesso deriva dalla scarsa conoscenza delle potenzialità dei vari canali della rete ti mettono a disposizione.
Ho la fortuna di osservare casi reali nel mio lavoro, ti faccio un esempio concreto molto recente:
un’agenzia che operava con modello classico, oltre 100 immobili in portafoglio, pubblicizzati massivamente via multiposting sui portali. Poi qualche annuncio top su immobiliare.it o subito.it…
ha cominciato a maturare qualcosa di diverso, ovviamente il processo non è stato immediato.
Oggi ha un portafoglio immobili ridotto a massimo 30.
Solo esclusiva che permette di dedicare tempo e risorse al singolo oggetto.
Molta attenzione nella selezione dell’oggetto, deve essere vendibile. Oggi oltre il 50% degli immobili sul mercato non hanno tale requisito, neanche se usi il prezzo come leva.
Tutti i “NO AGENZIA” che avevano casa loro in vendita da 2,3,4 anni hanno cominciato a rivolgersi a lui. Il passaparole è stato micidiale! “Vai da lui, è un genio! Tempo 3 esi te la vende al miglior prezzo di mercato”
Alcuni mandati li ha presi, altri no. La forza di saper dire no è fondamentale.
Dal 14 agosto alla prima settimana di ottobre sono state fatte 10 vendite. La reddittività minima che offre una vendita fatta in questo modo è di 10 mila euro. Ciò significa che su ogni singolo immobile se si investe anche 1000 euro il margine resta enorme.
Questo fa si che tutti gli altri agenti immobiliari che si basano sullo stereotipo 150-200 annunci, stanziano 3000 euro annuo di budget in pubblicità che si traduce in abbonamenti a casa.it, immobiliare.it e 200 portali gratuiti che giustamente non se ne fregano nulla di te (tu offriresti un servizio di qualità a chi non ti paga?) non possono mettersi in concorrenza con chi sa argomentare al proprietario e fornire reportistiche puntuali.
Quando poi spieghi che così tuteli anche il prezzo di vendita del loro patrimonio… finalmente si riesce a raggiungere quel 50% (o addirittura 60% stando ad alcune statistiche) di privati “fai da te”
Oggi questa è una strategia che sicuramente premia. Chiudo con una banalità: se fai sempre le stesse cose difficilmente può accadere qualcosa di diverso. Soprattutto in questo contesto macroeconomico.
Il mondo è cambiato, se non ti adegui sei fuori!
Non è detto che chi va in cancelleria vuole per forza una penna BIC. 🙂
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